Ballerini (Campi a Sinistra): “Test a operatori e ospiti delle strutture sanitarie”

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Terza vittima di Coronavirus a Campi Bisenzio. A dare la notizia è stato il sindaco Emiliano Fossi in un video pubblicato su Facebook. Inoltre nella residenza per anziani “La Mimosa” a Capalle è stato registrato il primo caso di tampone positivo al Covid-19.

Su questi argomenti si esprime così Lorenzo Ballerini, consigliere comunale di Campi a Sinistra:

Sono convinto, come sostenuto dai sindacati, della necessità di effettuare test a tutti gli operatori e gli ospiti delle strutture sanitarie, l’unico modo per contenere il diffondersi del virus. È necessario sottoporre tutto il personale della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Assistenziali, degli operatori domiciliari e delle Strutture al test per la diagnosi del Covid-19.

 

La salute di tutti passa necessariamente dalla sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, per questo è quanto mai indispensabile, garantire questi test, per la sicurezza di tutta la cittadinanza.
Inoltre, ancora oggi, è quanto mai inopportuno discutere o ipotizzare azzardate ipotesi di riapertura delle attività: permane la necessità di mantenere chiuse tutte le attività non indispensabili e garantire la sicurezza di chi lavora: dai supermercati al trasporto locale.
Poi c’è bisogno di uno sforzo ulteriore per garantire assistenza e aiuto a chi non ha neanche la possibilità di fare la spesa o di pagare l’affitto.

 

Il Comune di Campi Bisenzio, come dimostrano i dati, si conferma il Comune più povero dell’area metropolitana per numero di dichiaranti IRPEF e il terzo per reddito medio pro capite più basso.
I circa 296.000,00 euro che arriveranno come aiuti dal Governo agli enti locali rischiano di non essere sufficienti neanche per garantire le prime richieste di sostegno e aiuto, in un territorio in cui il fabbisogno stimato del solo sostegno all’affitto per il 2018 è stato di oltre 560.000,00 euro.

 

Nella fase dell’emergenza sanitaria, che purtroppo sta continuando, è giusto lavorare tutti insieme, evitando inutili polemiche. Adesso dobbiamo però pensare come uscirne e questo non può esimerci dalla necessità di richieste chiare e radicali: la spesa sociale dovrà essere al primo posto della agenda politica di chi amministra. Oggi più che mai”.

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