Brunori (Lega Sesto): “Da Sinistra Italiana sterile polemica”

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Abbiamo letto le sconclusionate dichiarazioni del segretario di Sinistra Italiana e dobbiamo confessarlo: il povero Giuntini ci fa tanta tenerezza.
Non deve essere facile fare il segretario di un partito allo sbando, a corto di idee e di consensi.

Tuttavia, nonostante la sincera pietà umana che proviamo per Giuntini, non possiamo non notare come il comunicato sia del tutto staccato dalla realtà.
Una realtà che vede Sinistra Italiana elemosinare poltrone a Firenze, dove pur di raccattare qualcosa gli (ex) compagni irriducibili sono disposti ad appoggiare una candidata da sempre “pistaiola” convinta.

Del resto, lo stesso Falchi alle elezioni regionali di 4 anni fa appoggiò convintamente Giani, sostenitore di nuove piste fin dagli anni ‘80.
Per non parlare del Partito Democratico sestese, azionista di maggioranza di questa giunta, che ha sostenuto il vecchio master plan, salvo poi cadere folgorato sulla via di Damasco, e prodigarsi in un’opposizione di facciata, pur di accaparrarsi posizioni di potere.

Insomma, una sterile polemica che cerca maldestramente di nascondere le difficoltà di un partito e di una maggioranza che stanno amministrando male e non stanno rispondendo ai veri problemi della nostra città.
I cittadini, infatti, più che queste chiacchiere da circolino credo vorrebbero sapere da Giuntini che ne pensa di altre e più pressanti questioni.
Come il progetto della nuova piscina che senza aver posato una pietra costa già ai sestesi 4 milioni in più.

O come la Lucciola che sembra la novella dello stento e che, anch’essa, rischia di diventare un pozzo senza fondo che drena denari preziosi dalle casse comunali.

O – ancora – la TARI che aumenta a due cifre nonostante le promesse di riduzione profuse dai nostri amministratori allorquando fu implementata la raccolta di rifiuti porta a porta che porta solo forti disagi ai cittadini.
Senza parlare del consumo di suolo che continua ad aumentare nonostante i proclami ecologisti, i problemi di sicurezza ed un centro sempre più in declino e una città in cui aprono solo supermercati mentre i musei rimangono tristemente chiusi.

Insomma, forse è il caso che Sinistra Italiana sestese capisca non può pensare di campare di rendita sul No all’aeroporto vita natural durante.
In questo 2024 consigliamo di pensare meno a Salvini e più a Sesto: alla nostra città serve un deciso cambio di passo.

Ps: un’ultima nota al segretario di Sinistra Italiana; caro Giuntini, la nostra posizione di contrarietà alla pista (quasi) parallela è ben nota, ne sono testimoni i nostri voti (e le nostre dichiarazioni) in consiglio comunale.
Tra l’altro ci troviamo curiosamente in linea con la posizione di Falchi che auspica una rotazione della pista per rendere possibile una messa in sicurezza dello scalo e un suo sviluppo sostenibile.
Che le nostre parole le fossero sfuggite ci sta, ma quelle del “suo” sindaco, ci meraviglia.
O forse Falchi non rappresenta già più Sinistra Italiana, essendo già affaccendato a lasciare la barca che sta affondando per cercare nuove avventure (e poltrone)?
In attesa di un suo riscontro le facciamo i nostri migliori auguri.
Abbiamo la sensazione che in questo 2024 ne avrà tanto bisogno.

Daniele Brunori Capogruppo Lega Sesto Fiorentino

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