Cin cin: le Farmacie Comunali di Sesto Fiorentino compiono cento anni

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1918-2018. Le Farmacie Comunali di Sesto Fiorentino compiono cento anni. Un anniversario storico che i dirigenti e i dipendenti hanno festeggiato nella mattinata di sabato 26 maggio.

“Un secolo è un asso di tempo non banale. La città di Sesto ha sempre creduto nelle Farmacie, non è mai mancata la professionalità in chi ha lavorato in questa azienda che vogliamo sia punto di riferimento per altri cento anni“, ha esordito il sindaco Lorenzo Falchi. 

“Siamo arrivati a cento anni, ma in realtà il primo atto della giunta socialista risale al 1908, quindi gli anni sono centodieci – ha aggiunto l’amministratore unico di Farmacie,  Sandro Tarli, che ha poi tracciato una breve cronistoria -. Ci vollero altri dieci anni per aprire la prima farmacia, il primo gennaio 1918. Fino agli anni sessanta non ci sono state altre aperture. Poi, nel 1969, fu aperta la Farmacia Comunale numero 2, nel 1970 quella di Quinto Basso che adesso si trova agli ex Macelli, nel 1971 quella al Neto, nel 1972 quella in via Lucchese all’Osmannoro. Nel 1975, infine, furono aperti altri tre punti: la Farmacia numero 6 (quella dell’Esselunga), la numero 7 ora in via dell’Olmo e il dispensiario farmaceutico a Cercina, definitivo fino a due anni fa quando è stata inaugurata la farmacia di Montorsoli. Nel 1973 fu deciso di lasciare aperta sempre la Farmacia Comunale numero uno, giorno e notte, con l’introduzione del medico di guardia. Gli anni ottanta sono stati caratterizzati da importanti ristrutturazioni e dall’informatizzazione del sistema farmaceutico. Nel 1993 fu creata l’azienda speciale delle farmacie. Anche negli anni novanta ci sono stati importanti investimenti: in particolare fu ristrutturata la farmacia numero uno e furono costruiti gli studi medici come li conoscete adesso. Il primo gennaio 2003 l’azienda si è trasformata in società per azioni: ciò ha consentito la patrimonalizzazione della società. Nel 2014 è stato aperto il sito internet e nel 2016 la pagina Facebook. Il 2016 è stato anche l’anno del pensionamento del dottor Irtinni, in Farmacie dal 1994, sostituito dal primo marzo dalla dottoressa Mariella Puccio. Ho avuto modo di apprezzarla per le sue capacità imprenditoriali. Sono fiducioso per il futuro”.

Ringrazio il dottor Irtinni per avermi passato il testimone ha detto il direttore Mariella Puccio -. Raccolgo una sfida importante, ma lo faccio ben volentieri. La competizione fa bene, la concorrenza fa crescere tutti. Il nostro settore è messo spesso a dura prova, ma fino a oggi abbiamo sempre superato le difficoltà. Credo di poter portare un tocco femminile alla gestione della società. Per ora abbiamo lavorato sull’immagine, a giugno metteremo in funzione la carta fedeltà. Daremo modo di convertire i punti in fruizioni di servizio, ma ancora il progetto deve essere definito. Vorrei che tra me e l’amministrazione comunale ci sia un dialogo aperto. Vorrei far crescere la professionalità che ho trovato qui“.

Anniversario dei cento anni, cambio nella direzione, ma non solo. Il 2018 è un anno importante per Farmacie Comunali di Sesto Fiorentino anche perché ci sarà la fusione con Doccia Service. A illustrare i dettagli dell’accordo è stato il sindaco Lorenzo Falchi: “Doccia Service (che può contare su 12 dipendenti, 53 sono quelli in Farmacie il cui ultimo bilancio ha fatto registrare un utile di 65mila euro, ndr) è l’azienda in house che il Comune di Sesto ha costituito anni fa per gestire i servizi bibliotecari e culturali del polo di Doccia. La decisione è stata presa dal cambio normativo della legge Madia che ha imposto una riorganizzazione delle società partecipate che metteva a rischio l’esistenza di Doccia Service. Nei prossimi mesi il progetto definitivo di fusione sarà portato alla discussione e all’approvazione del Consiglio comunale e ovviamente dovranno essere fatti passaggi tecnici e sindacali, ma siamo in una fase avanzata. L’impegno dell’amministrazione è mantenere pubblica l’azienda delle farmacie. Le aziende pubbliche possono e devono essere elementi di qualità“.

STEFANO NICCOLI

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