Lorenzo Falchi non ci sta. A poche ore dalla comparsa di volantini denigratori nei suoi confronti, il sindaco di Sesto Fiorentino dice la sua attraverso un lungo post pubblicato su Facebook. Il primo cittadino chiama in causa anche le opposizioni che martedì 12 febbraio hanno abbandonato la seduta del Consiglio comunale in segno di protesta contro l’abbattimento di più di 50 tigli in viale XX Settembre, lavoro propedeutico per l’interramento dell’elettrodotto
“Non mi soffermerò sul fatto che ho ampiamente spiegato e riassunto la vicenda, sul fatto che ne abbiamo parlato in consiglio comunale (dal minuto 23:32 al minuto 34:52 il mio intervento) e che abbiamo organizzato, prima dell’inizio dei lavori, un’apposita assemblea nel quartiere con gli assessori preposti a rispondere ad eventuali domande.
Pertanto di silenzio proprio non si dovrebbe parlare.
Rimane la viltà. Quando ci si espone al dibattito pubblico e si lavora sodo ci si abitua alle critiche, anche a quelle dure. Quando però l’attacco è personale e anonimo, come in questo caso, quel “vile” non può che rivolgersi all’autore.
In tanti mi hanno espresso solidarietà, anche chi per primo aveva chiesto spiegazioni e manifestato rammarico per l’intervento. A tutti voi che mi avete scritto in privato e in pubblico, non posso che rivolgere profonda gratitudine.
Se è vero che qui si parla di un atto miserabile, è anche vero che esiste una responsabilità politica su chi alza i toni. Durante lo scorso consiglio comunale le forze di opposizione hanno abbandonato l’aula. Non per l’inceneritore o l’aeroporto, non per questioni legate alla salute o alla sicurezza. Non per chiedere con forza il rispetto dei diritti delle persone. Non per non aver ricevuto risposte a legittime domande. Hanno abbandonato l’aula per inadeguatezza politica.
Disattendere infatti il mandato dei propri elettori scegliendo di non partecipare alla discussione pubblica e battere i piedi per non avere avuto informazioni facilmente rintracciabili per un consigliere comunale, dimostrano soltanto impreparazione politica e amministrativa di persone che si erano, tutte, candidate a governare Sesto Fiorentino.
Non bastasse questo comportamento, a firma congiunta hanno divulgato un comunicato in cui, cito testualmente, si chiedono “Quale opaco progetto c’è sotto, di ulteriore cementificazione in quell’area?”. Su questo voglio essere molto chiaro: se mi si accusa di essere al soldo di interessi diversi da quelli della città chiedo che siano più espliciti e sarò lieto di accompagnarli in procura per approfondire questa posizione.
Colgo l’occasione infine per rivolgermi a chi sta firmando legittimamente per conoscere i progetti in merito a Viale XX Settembre informandoli che, per questo come per qualsiasi altra attività del Comune di Sesto Fiorentino, è possibile richiedere tutti gli atti che si reputano utili ed avere risposte in tempi certi (entro 30 giorni, ma i tempi del nostro Comune sono nettamente inferiori).
Tra l’altro nel 2017 abbiamo reso questo processo molto semplice e diretto per chiunque, anche per un solo cittadino che voglia approfondire un tema a lui caro in maniera gratuita e immediata (LEGGI QUI).
Pretendere trasparenza e chiarezza da parte degli enti pubblici è sacrosanto e conoscere gli strumenti a disposizione credo possa essere utile anche per il futuro“.