12 agosto 1635 – Venti scudi per il Ponte all’Amore

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2022 - Ponte all'amore
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Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia

Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

Sesto giorno per giorno

12 agosto 1635 – Venti scudi per il Ponte all’Amore

Sesto Fiorentino non è attraversata da nessun fiume che possa dichiararsi degno di questo nome. Solo qualche torrente con sempre meno acqua.
Eppure i sestesi si sono sbizzarriti con i nomi dei ponticelli che qua e là attraversano questi rigagnoli.
Iniziamo con il più romantico: il ponte all’Amore che, a Colonnata, attraversa il Rimaggio collegando via Cavour con via Vittorino da Feltre. Da quando esiste? Perché questo nome? Domande difficili cui rispondere. Intanto in origine il nome doveva essere diverso. Probabilmente ponte delle more forse perché in quel punto il fiume e il suo argine erano ricchi di piante di rovi con i relativi frutti. Amore o more, o forse amore per le more, di certo il ponte esisteva già nel XVI secolo perché è riportato nelle piante dei Capitani di Parte Guelfa di quell’epoca. Esiste poi un documento del 1635 che ne attesta il cattivo stato di salute. Nell’archivio preunitario è riportato un partito (delibera) con cui si stabiliva lo stanziamento di venti scudi per la messa in sicurezza dello stesso ponte.
Di seguito la versione integrale del ‘partito’ presente nell’archivio preunitario e tradotta e pubblicata dalla rivista “La Soffitta”:

“Avendo sentito come il ponte all’Amore esistente nella lor podesteria nel popolo di Colonnata sul fossato di Rimaggio a via vicinale che va a Firenze, patisce e porta pericolo a lungo andare di rovinare vedendosi haver fatto qualche pelo d’apertura et essendosi detti Rappresentanti transferiti in numero di cinque di loro con me, Cancelliere, a detto ponte, videro ciò essere vero e visto dell’essere scalzato dinanzi il piantito di esso sul quale si posa, et l’acqua che passa continuamente sotto detto piantito lo viene a indebolire quel più, per a maggior spesa parendo, havuto relazione da pertii alla spesa stanziarono scudi 20 per rifondere detto piantito, et fare, lontano a detto ponte, verso sesto una serra di muro a calcina da una banda all’altra di detto fossato che faccia ricoprire la buca che è dinanzi a detto e detto ponte et rotto detto piantito e lo mantenga: et andato a partito restò vinto in tutto 7 fave nere e nessun in contrario”.

Da notare il singolare modo di esprimere il voto: fave nere in sacchetto per il voto favorevole e lupino (citato altrove) per il voto contrario.
La serra di cui si fa menzione potrebbe essere la “Serrona” oggi visibile dal parco dell’Oliveta lato via Cavour.

Torrente Rimaggio e Ponte all'Amore 1
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Ritornando ai ponti, poco più a Nord il Ponte al Buco, che collega la stessa via Cavour con piazza Rapisardi che, tanto per rimanere in tema di nomi, è detta anche Piazza del baccalà secco a causa della sua particolare forma.

2022 - Ponte al Buco
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Ancora più a nord, ma sempre sul Rimaggio, lungo la via del Torrente si trova il Ponte alla Palancola. Ponte non così antico come sembrerebbe e sul cui nome i sestesi discutono da sempre: Palancola o Parancola?

Spostandosi più ad est incontriamo il torrente Zambra (il fiume dei morti secondo gli etruschi). Qui, sopra Palastreto e Fontemezzina corre un sentiero che scavalca il torrente grazie al Ponte alle Volpi.

Ponte_alle_Volpi
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Chi ha voglia di proseguire in salita ammirerà uno stupendo susseguirsi di cascatelle (quando c’è l’acqua) fino alla Fonte Giallina in prossimità della quale si trova il Ponte di Spartimoglie

2022 - Ponte Spartimoglie
TittoSesto foto del 6 marzo 2022

Concludiamo il tour con un altro animale. Se ci sono le volpi, non poteva mancare il lupo. Ecco allora, lungo la via dei Giunchi, oltre il Polo Scientifico, il Ponte Lupaio che attraversa uno dei canali di bonifica ormai sempre secco.

Ponte Lupaio
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Daniele Niccoli

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