A Sesto Fiorentino stanno facendo discutere le positività all’interno dell’istituto San Giuseppe, al confine con Calenzano, del Centro Rifugiati (l’ex Hotel Gerlino), in via Mazzini. Su questa vicenda si esprime così Leonardo Pagliazzi del comitato sestese di Italia Viva:
“Stiamo vivendo un momento storico veramente complesso e drammatico, nel quale siamo tutti chiamati ad un grande senso di responsabilità. È per questo motivo che Italia Viva Sesto Fiorentino, in riferimento all’argomento dell’RSA San Giuseppe, ha il dovere di constatare che, nonostante le continue richieste di chiarezza e trasparenza, la situazione se possibile è addirittura peggiorata rispetto a qualche settimana fa.
Nessuno, né ASL né amministrazione comunale, dà aggiornamenti ufficiali sullo stato del contagio e sul numero di decessi, che ormai 17 giorni fa ammontavano già a 12. Abbiamo esempi nelle nostre vicinanze che dimostrano come un sindaco, di fronte a situazioni analoghe ma numericamente anche più contenute rispetto all’RSA San Giuseppe, si possa attivare per chiedere spiegazioni e chiarimenti di fronte ai giustificati timori dei propri concittadini. A Sesto invece regna il silenzio assoluto; è anche per questo motivo che il nostro gruppo consiliare in Regione ha depositato un’interrogazione sull’argomento. Così proprio non va.
Come se non bastasse, martedì sera è andato in onda su Rete 4 un servizio della trasmissione Fuori dal Coro in cui venivano evidenziate le criticità della gestione del contagio nel CAS dell’hotel Gerlino. Immagini di ospiti del centro, in quarantena, che stazionano fuori dalla porta di ingresso o che addirittura si allontanano facendo rientro dopo diverso tempo (situazioni confermate anche da residenti della zona che quotidianamente assistono a queste scene).
Prendiamo atto che qualcuno si è affrettato subito a strumentalizzare la vicenda; chiedendo la chiusura del CAS, si continua a fare bassa propaganda politica senza entrare veramente nel merito della questione.
Italia Viva è invece convinta che sia necessario approfondire maggiormente la problematica, partendo dai fatti; e i fatti dicono che da una parte ci sono persone che hanno sbagliato e dall’altra ci sono state carenze nella sorveglianza. Tutto ció non ce lo possiamo permettere e, nel confermare come sempre che chi sbaglia deve pagare a prescindere dal colore della pelle, auspichiamo che il sindaco chiarisca l’accaduto e si attivi immediatamente affinché vengano prese le opportune precauzioni, in termini di maggiori controlli, a tutela della salute pubblica e della sicurezza dei cittadini sestesi“.