Presente all’eventi Sport & Business nella sede de Il Sole 24 Ore, il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, ha parlato anche del nuovo stadio. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:
“Lo stadio è una casa che utilizzi ogni 3-4 giorni come a Milano, a Firenze ogni due settimane. Negli USA tanti progetti sono finanziati dalla città, e lì la grossa differenza è che la gente vota per un aumento delle tasse per il finanziamento dello stadio. Lungaggini burocratiche? Per Commisso sono importanti tre cose: la velocità, i costi e il controllo dello stadio. Oggi guardando il calcio italiano è importante che tutte le squadre abbiano centri sportivi nuovi. Negli stadi odierni è difficile avere tecnologia, perché non sono abilitati ad averla.
Con lo stadio siamo a buon punto con il Comune di Firenze che ci ha identificato un’area dove ogni settimana lavoriamo sui dettagli per andare avanti sul progetto. C’è una comunità attorno all’aeroporto e le infrastrutture esistono già. Stiamo aspettando per il prezzo dell’area ma è un progetto che il Comune di Firenze vuole cercare di fare in modo veloce. Da parte della società abbiamo avuto un buon feedback, ci sono poi dei vincoli da superare, meccanismi che rallentano, però siamo pronti per portare avanti il progetto e siamo ad un punto accettabile.
Firenze ha 15 milioni di turisti, come tutti i nuovi stadi del mondo ci sarà anche un museo, parte del progetto del nuovo stadio c’è la possibilità che il turista possa visitarlo, in modo da conoscere la storia della città e della squadra. Dobbiamo pensare come sfruttare lo stadio e con il turismo che abbiamo in città. E’ importante per la Fiorentina avere lo stadio a Firenze, abbiamo una tifoseria molto vicino alla squadra. Ieri siamo stati ospiti a Bologna da Saputo, ognuno di noi lavora per fare lo stadio, ecco perché dico che entro il 2023 tutti i grandi club debbano avere il loro stadio“.