“La parola all’avvocato”: Comune può richiedere pagamento sosta con ticket del 2018?

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Nuovo appuntamento con la rubrica “La parola all’avvocato” curata dagli avvocati Elisa Baldocci, Maria Serena PrimigalliMarco Baldinotti.

Gli articoli saranno pubblicati settimanalmente. I lettori potranno porre domande che ritengano di comune interesse scrivendo alla mail del nostro giornale: [email protected]

Buongiorno,
volevo chiederle se il Comune può richiedere il pagamento della sosta utilizzando i ticket con riportato anno 2018. Grazie

Gentile lettore,
prima di rispondere alla Sua domanda, mi preme cercare di capire esattamente il contenuto della stessa. Lei intende conoscere il termine di prescrizione di una multa comminata nel 2018, oppure intende dire che la macchinetta che emette i ticket per il pagamento del parcheggio riporta la data del 2018 e quindi siamo in presenza di un’indicazione temporale errata?

Nel caso in cui ci trovassimo nella prima ipotesi le preciso che la prescrizione in tema di multe viene regolata in maniera dettagliata dalla legge. In particolare, la scadenza del diritto a riscuotere le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al Codice della Strada viene disciplinata dall’art.209 del Codice della Strada che rimanda all’28 della legge 24 novembre 1981, n. 689.

Il termine entro il quale il creditore (Comune) deve richiedere formalmente il pagamento è di cinque anni da quando è stata commessa la violazione, ed inizia a decorrere dal momento in cui viene commessa l’infrazione. Gli atti notificati successivamente, quali verbale e cartella esattoriale, interrompono la prescrizione e fanno ogni volta decorrere un ulteriore termine di cinque anni. Quindi se sono trascorsi più di cinque anni dalla violazione e non ha ricevuto alcun sollecito, la multa è prescritta e non è tenuto a pagarla;mentre se ha ricevuto una multa ed è stato notificato un sollecito tramite raccomandata, dovrà calcolare il termine di prescrizione di cinque anni dalla data in cui ti è stata notificata la richiesta di pagamento.

Nel caso in cui invece si verta nella seconda ipotesi, sicuramente si tratterà di un mal funzionamento della macchina erogatrice del ticket, laddove non sia stata corretta la data dello stesso. In un caso del genere potrebbe comunque esserne preteso il pagamento da parte del Comune, con l’ipotesi che in caso di notifica dello stesso potrebbe contestare la certezza e l’attualità della data del ticket”.

Avv. MARIA SERENA PRIMIGALLI PICCHI

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