“La questione nuovo aeroporto è uno dei punti fondamentali della campagna elettorale e sento dunque le necessità di ritornare sul tema.
La mia candidatura a sindaco non è legata ad alcun partito politico, anche se una coalizione di centro destra e una lista civica mi sostengono. Non sono alle dipendenze di un partito (perchè sono dipendente a tempo indeterminato di una azienda che ha sede a Bologna).
Nei mesi di aspettativa (dal 1 marzo) ho vissuto e vivo “mangiando” il Tfr quindi non devo rendere conto a nessuno delle mie scelte e di quello che potrò fare anche successivamente. Un sindaco che non è espressione di un partito ha la sua indipendenza ed io non ho subito né subirò alcun diktat”, esordisce così Maria Serena Quercioli, candidata Sindaco del centrodestra nel presentare la consulta comunale delle grandi opere.
“Nel programma elettorale sono stata chiara: la salute dei cittadini e il diritto di espressione vengono prima di tutto e se poi si pensa che in 2 anni la città di Firenze possa avere un nuovo aeroporto con opere che necessitano di espropri, deviazione di fossi e quant’altro si tratta solo di un libro dei sogni. Si progetta per Peretola un investimento faraonico, con l’impiego anche di fondi pubblici (quelli del decreto Sblocca Italia) quando non si riesce a fare la manutenzione della rete ferroviaria italiana: questo ho detto sin dall’inizio della mia candidatura.
La mia opinione sull’ampliamento è di contrarietà, considerato che sul Parco Agricolo della Piana sono già stati investiti 10 milioni di euro.
Il sindaco di un Comune deve avere una posizione che guarda allo sviluppo sostenibile, alla tutela della salute. Il sindaco di una coalizione deve essere capace di far ragionare tutti i soggetti, alla luce della volontà dei cittadini, dei costi, dei benefici, delle criticità. La questione aeroporto non può più essere un affare di partito e degli industriali.
Cosa fare? Lo statuto del Comune di Campi Bisenzio può già indicarci la via. Entro 60 giorni dall’elezione intendo dar vita, ai sensi dell’art 14 del nostro statuto comunale, alla “Consulta comunale per l’ambiente e le grandi opere” un organismo dove confluiscono i rappresentanti di tutte le forze politiche e i Comitati, i quali hanno ormai maturato un’esperienza ultradecennale in materia. Una sede permanente, istituzionale, di confronto e di proposta in materia di iniziative e progetti di sviluppo nonché di discussione sulle problematiche di settore e di interesse generale. Tutti gli atti che riguarderanno l’ambiente e le grandi opere, dovranno preventivamente essere presentati alla Consulta. Il parere consultivo che ne risulterà farà parte integrante dell’atto deliberativo da presentare in Consiglio Comunale.
In tal modo tutti i corpi intermedi , cittadini, comitati ed Associazioni, potranno intervenire nelle decisioni riguardanti le grandi opere e gli interventi di rilevante impatto territoriale, ambientale, urbanistico, paesaggistico e socio-economico.
La mia non sarà mai una politica del tipo “non accetto intromissioni da parte dei Comitati” perchè un tema di tale portata si può affrontare solo unendo le forze. E tutto quello che verrà dopo si deciderà insieme.
Le scelte urbanistiche non sono di destra né di sinistra, sono scelte nell’interesse dei cittadini e della città. La storia di Firenze e provincia, invece, insegna che tante scelte sono state guidate da interessi privati.
Alcuni esponenti dei Comitati, purtroppo, continuano ad avere preclusioni per lo schieramento politico richiamando, ogni qual volta, ai valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo: ciò significa che non hanno fiducia nelle persone, nella loro storia, nelle idee. Sono fra le persone più antifasciste e antirazziste perchè credo nella collaborazione fra i popoli, nel rispetto dei diritti e dei doveri. Quello che manca oggi è il concetto di serietà: troppi cercano di fare i furbi. Anche in politica.
Se un sindaco vuole tutelare il territorio e i cittadini, lo fa opponendosi all’aeroporto ma anche opponendosi ad altri insediamenti potenzialmente dannosi per la salute e per l’economia locale. Non si usano due pesi e due misure. Sino ad oggi ci si focalizza sull’aeroporto ma vogliamo parlare anche dell’Interporto? In pochi sanno questa storia e i progetti in essere.
Il percorso “Aeroporto parliamone” del 2016 ha visto in campo i Comuni di Calenzano, Poggio e Carmignano i quali hanno messo mano anche al portafoglio (con somme di circa 3000 euro a testa) per finanziare una serie di incontri chiarificatori e di approfondimento fra cittadini, amministratori ed esperti. Campi non ha partecipato. Campi ha ospitato lo stand di Toscana Aeroporti in piazza Frà Ristoro e anche questa è stata una scelta ben precisa. Poteva essere dato un segnale ma non è avvenuto.
La Regione e Toscana Aeroporti “asfalteranno” ugualmente 7 Comuni e tutti i Comitati? La risposta forse passa dallo scardinamento di un sistema politico, dalla fine del clientelismo e dal rinnovamento“, conclude Quercioli.