Quercioli (Toscana a Sinistra): “Piano dei rifiuti deve prevedere le pratiche del riciclo e riuso”

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Maurizio-Quercioli
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Nuovo aeroporto di Firenze e, ovviamente, non solo. Fra i temi della campagna elettorale che porta alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre c’è anche quello relativo ai rifiuti e all’economia circolare.

Proprio su questo argomento si esprime Maurizio Quercioli, candidato al Consiglio regionale nel collegio Firenze 4 (Piana) per Toscana a Sinistra, lista a favore del candidato presidente Tommaso Fattori:

Ho partecipato insieme a tanti alla battaglia contro l’inceneritore di Case Passerini e sono orgoglioso del risultato che tutti insieme abbiamo ottenuto. E’ anche grazie al nostro impegno se adesso Sesto Fiorentino e molti Comuni dell’area fiorentina si sono affidati alla raccolta porta a porta.

 

Secondo il candidato favorito alle elezioni, Eugenio Giani, tutto questo non ha valore, tant’è vero che ha dichiarato che avrebbe imposto la costruzione l’inceneritore di Livorno’“Anche a costo di utilizzare i carri armati’.

 

La nostra battaglia – fatta senza carri armati –  si poneva l’obiettivo di salvare il parco della Piana, di bloccare la costruzione di un mostro pericoloso per la salute di tutti, ma anche e soprattutto proponeva l’idea di uno sviluppo diverso che considera i rifiuti come materie prime da riusare e riciclare favorendone così la riduzione sempre più estesa con l’obiettivo di ridurli a zero.

 

In definitiva l’idea dell’attuazione di una effettiva economia circolare che non consuma, non inquina non distrugge. Secondo noi il nuovo Piano regionale dei rifiuti deve prevedere una struttura che favorisca le buone pratiche per il riciclo ed il riuso, il compostaggio, il recupero, la promozione di fabbriche dei materiali nei territori e il definitivo abbandono dell’idea dell’incenerimento che provoca sprechi ed inquinamento. Deve concentrarsi sull’obbiettivo della riconversione ecologica.
L’economia circolare rappresenta uno degli atti fondamentali per una generale riconversione ecologica, per una risposta verde all’emergenza climatica, contro l’illusione di una crescita senza fine. Un’altra scelta è possibile: per i beni comuni, per la ricchezza collettiva, per una toscana felice”.

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