Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
17 aprile 1216 – Inizio delle lotte fra Guelfi e Ghibellini
Buondelmonte era un nobile appartenente alla famiglia de’ Buondelmonti, originaria del contado fiorentino e trasferitasi in città quando il castello di famiglia, a Montebuoni, nel 1135, fu distrutto dagli stessi fiorentini.
Era un personaggio rissoso e violento. Durante una cena alla Rocca degli Strozzi in quel di Campi offese pesantemente gli esponenti della famiglia Amidei. A causa di quel litigio fu costretto a un fidanzamento riparatore con Reparata, la figlia di Lambertuccio degli Amidei. Buondelmonte però era innamorato di Beatrice Donati e, istigato dalla madre di lei, Gualdrada, non si presentò alle nozze con Reparata. Anzi, in atteggiamento di sfida passò per via Por Santa Maria nelle cui vicinanze c’era la Chiesa dove lo aspettava la sposa, ma proseguì verso le case dei Donati per andare a trattare le nuove nozze. Gli Amidei, offesi, giurarono di vendicarsi. Il consiglio di famiglia, presieduto da Mosca de’ Lamberti, decise che l’affronto sarebbe stato vendicato con la morte di Buondelmonte.
Gridò: Ricordera’ ti anche del Mosca,
che disse, lasso! “capo ha cosa fatta”,
che fu mal seme per la gente Tosca (Dante Alighieri)
Il 17 aprile 1216, giorno di Pasqua, Buondelmonte entrò in Firenze in groppa a un cavallo bianco passando da Ponte Vecchio per recarsi in chiesa. Una volta giunto alla Porta Santa Maria, sotto la torre degli Amidei (detta anche della bigoncia per la sua forma) fu prima insultato e poi disarcionato con un colpo di mazza da Schiatta degli Uberti. Una volta a terra fu accoltellato e ucciso da Oddo Arrighi. Secondo lo storico Giovanni Villani, e anche secondo Dante, questo sarebbe stato l’episodio che diede inizio al conflitto fra Guelfi e Ghibellini nella città di Firenze.
La casa di che nacque il vostro fleto,
per lo giusto disdegno che v’ha morti,
e puose fine al vostro viver lieto
era onorata, essa i suoi consorti:
O Buondelmonte quanto mal fuggisti
le nozze sue per li altrui conforti!
Molti sarebbe lieti che son tristi
Se Dio t’avesse conceduto ad Ema
La prima volta ch’a città venisti! (Dante Alighieri)
Daniele Niccoli
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