26 marzo 1266 – Battesimo di Dante

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Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

26 marzo 1266 – Battesimo di Dante

Secondo la Cronaca di Giovanni Villani nell’agosto del 1264 “apparve in cielo una stella cometa con grandi raggi e chioma dietro”. Secondo le credenze medievali le comete erano portatrici di novità e lo stesso Villani volle vedere in quel segno l’annuncio della discesa in Italia di Carlo di Francia. Col senno di poi siamo più propensi a pensare che la cometa annunciasse la nascita del Sommo Poeta che, in effetti, avvenne nel 1265 in un periodo compreso tra il 21 maggio e il 21 giugno visto che Dante nella Divina Commedia sostiene di essere nato sotto il segno dei Gemelli:

con voi nasceva e s’ascondeva vosco
quelli ch’è padre di ogni mortal vita
quand’io senti’ di prima l’aere tosco   (Dante Alighieri)

Se la data di nascita è incerta, sicura è invece la data del battesimo considerato che a Firenze era usanza somministrare il primo Sacramento solo il sabato Santo o in quello precedente alla Pentecoste. I nati durante l’anno precedente la cerimonia venivano portati nel Battistero, dove però non si effettuava una vera e propria registrazione anagrafica. Ci si limitava a distinguere e a contare i maschi e le femmine grazie all’uso di fave bianche e nere.
Il piccolo Alighieri fu chiamato Durante in onore del nonno materno.

Non mi parean men ampi né maggiori
che que’ che son nel mio bel San Giovanni,
fatti per loco de’ battezzatori   (Dante Alighieri)

Dante rimase orfano in giovane età. Prima morì la madre, Bella degli Abati, e poi il padre Alighiero che lo lasciò, insieme a due o tre ( il numero non è certo) tra fratelli e sorelle, alla seconda moglie Lapa Cialuffi. Dopo un primo periodo in cui visse in prossimità del mercato vecchio, la famiglia Alighieri si trasferì nella corte dei Donati in prossimità dell’attuale piazza San Martino proprio di fronte alla torre della Castagna che fu il primo edificio pubblico di Firenze. Era la residenza dei Priori delle Arti prima che fosse costruito il Bargello.

E chiamoronsi Priori delle Arti:
e stettono rinchiusi nelle Torre della Castagna appresso alla Badia,
acciò non temessero le minacce dei potenti   (Dino Compagni)

Il nome della torre deriverebbe dalle castagne, frutto storicamente usato per le votazioni nei Consigli del Comune fiorentino. E’ possibile che il moderno termine ballottaggio derivi proprio da questa antica usanza.

Daniele Niccoli

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