17 gennaio 1600 – Cade la palla del Duomo

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Duomo
Pixabay

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

17 gennaio 1600 – Cade la palla del Duomo

 La notte del 17 gennaio 1600 una saetta colpì la palla di rame dorato che, insieme alla sua croce, si trovava sopra la lanterna della cupola del Duomo a 116 metri di altezza. La palla era stata realizzata da Andrea di Cione detto il Verrocchio prima del 28 maggio 1472, giorno in cui fu issata sopra la Lanterna. La palla pesava diciotto quintali e pare fosse stata saldata in loco grazie ad una saldatrice solare. Il fulmine del 17 gennaio 1600 la fece rotolare rovinosamente giù dalla cupola insieme ad alcuni pezzi di marmo della lanterna procurando un tale frastuono da far accorrere in piazza quasi tutta la città.

Il granduca Ferdinando I dei Medici incaricò immediatamente Alessandro Allori e Gherardo Mechini del restauro, ma volle anche proteggere la Palla dalla maledizione del demonio che già altre volte si era manifestato sotto forma di fulmine. La Palla era stata colpita da una folgore anche nel 1492 e l’episodio fu considerato un cattivo presagio. In effetti, di lì a poco Lorenzo il Magnifico cessò di vivere e Cristoforo Colombo scoprì l’America. Due eventi che il lettore può decidere se classificare come positivi o negativi.

 

Colombo bisogna fermarlo di persona
Bisogna andare in Spagna
sennò l’è una tragedia,
questo scopre l’America   (Roberto Benigni)

 

Per volere del Granduca e dell’arcivescovo a scopo protettivo all’interno della Palla furono inseriti medaglioni di cera con l’immagine dell’Agnello, reliquie di santi e una scritta in latina contro i fulmini, ma, in età più recente, a scanso di equivoci, la Palla è stata dotata di un vero parafulmine. A ricordo del rovinoso evento sul selciato di Piazza del Duomo, nel punto esatto dove cadde la Palla, fu posto un tondo di marmo ancor’oggi visibile.

Punto di caduta della palla del Duomo
TuittoSesto

Si trova in prossimità di via dell’Oriuolo esattamente dove una volta si trovava il canto de’ Bischeri. Quest’ultimi costituivano una famiglia fiorentina molto importante durante il Medioevo, ma caduta in disgrazia per una sfortunata operazione economica che ha fatto assumere al termine “bischeri” un valore dispregiativo. Si narra che la Repubblica Fiorentina, dopo aver programmato la costruzione della nuova Cattedrale, avesse offerto alla famiglia una congrua somma di denaro per liberare l’area occupata dalle case di proprietà, ma che l’offerta fosse rifiutata per la volontà di tirare sul prezzo. Finì con un esproprio forzato risarcito solo con pochi fiorini. Per la famiglia significò tracollo finanziario ed esilio. I Bischeri emigrarono prima in Romagna e poi in Francia.

Canto de'Bischeri
TuttoSesto

C’è chi dice che abbiano accumulato una fortuna e che abbiano addirittura cambiato il nome in Guadagni, ma è difficile crederci. Chi nasce bischero, bischero rimane.

DANIELE NICCOLI

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