18 marzo 1454 – Il battesimo di Amerigo Vespucci

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Firenze 365

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

18 marzo 1454 – Il battesimo di Amerigo Vespucci

Nel 1491 l’agente di commercio Amerigo Vespucci fu inviato da Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici a Siviglia per assumer la direzione del banco. Qui ebbe occasione di conoscere un altro agente del Medici: Giannetto Berardi uno dei finanziatori della prima spedizione di Cristoforo Colombo, altro personaggio con il quale probabilmente il Vespucci venne in contatto.

L’abilità di cartografo e matematico, acquisita negli anni fiorentini con gli studi presso lo zio Giorgio Antonio Vespucci, Marsilio Ficino e, forse, Paolo dal Pozzo Toscanelli, gli facilitarono l’introduzione negli ambienti collegati alle esplorazione delle nuove terre.

Difficile dire quanti viaggi compì e con quale ruolo in quanto le lettere che ha lasciato sono di dubbia autenticità. Secondo uno di questi documenti il primo viaggio sarebbe iniziato a Cadice il 10 maggio 1497 e avrebbe portato Vespucci a sbarcare nella penisola della Guayra (Colombia) il 24 giugno dello stesso anno. Successivamente sarebbe approdato in una laguna (Maracaibo) caratterizzata dalla presenza di palafitte e dalla cui descrizione derivò il nome di Venezuela.

Entrammo in una baia e scoprimmo un villaggio a modo di città,
collocato sopra le acque come Venezia,
nel quale vi erano venti grandi case, non distanti tra loro,
costruite e fondate sopra robusti pali   (Amerigo Vespucci)

Di sicuro il Vespucci partecipò alla spedizione del 1499 comandata da Alonso de Ojeda. I due giunsero assieme nell’odierna Guyana prima di dividersi. Amerigo prese direzione sud, raggiunse l’estuario del Rio delle Amazzoni e, per primo individuò le stelle che in seguito furono denominate Croce del Sud. Nella terza missione, questa volta sotto bandiera portoghese, si spinse fino a 52 gradi Sud, ben oltre il Rio de la Plata.

Al di là delle disquisizioni sulla veridicità delle lettere di Vespucci, rimane il fatto che a lui si deve l’intuizione che le nuove terre non facessero parte dell’Asia, ma di un nuovo continente.

Arrivai alla terra degli Antipodi,
e riconobbi di essere al cospetto
della quarta parte della Terra   (Amerigo Vespucci)

La pubblicazione delle sue lettere spinse il cartografo Martin Walseemuller a nominare il nuovo continente come il femminile del suo nome latino nella Cosmographie introductio conferendo al valente fiorentino gloria imperitura e a noi il rammarico che il padre Nastagio, che lo battezzò il 18 marzo 1454, non abbia pensato di chiamarlo Bernardo.

Daniele Niccoli

 

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