4 ottobre 1964 – Inaugurazione della Chiesa dell’autostrada

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Firenze 365

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

4 ottobre 1964 – Inaugurazione della Chiesa dell’autostrada

Quasi ad avvertire i milioni di turisti che ogni anno visitano Firenze di quello che troveranno in città, in prossimità dell’uscita autostradale del capoluogo toscano spicca, con le sue forme insolite, un capolavoro dell’arte moderna: la chiesa dedicata a San Giovanni Battista.

Fu voluta dalla Società Autostrade per onorare la memoria dei tanti morti sul lavoro durante la costruzione dell’Autostrada del Sole. Fu eretta esattamente nel punto equidistante da Milano e Roma. Forse era inevitabile che quel punto si trovasse proprio alle porte della più importante fra le città d’arte, Firenze. La realizzazione fu affidata al celebre architetto Giovanni Michelucci che la disegnò in maniera da ricordare una tenda da campo simile a quelle usate dalle dodici tribù di Israele che, secondo la tradizione biblica, costituivano il popolo ebraico. Proprio perché si trovava lungo l’autostrada, la chiesa doveva rappresentare un luogo di transito e non una dimora definitiva, ma anche un luogo d’incontro fra persone di ogni razza e religione.

Mi sono reso conto che una tale costruzione avrebbe potuto costituire, per se stessa, un luogo d’incontro tra uomini di ogni paese quando, provenuti da ogni parte del continente, percorse le nostre autostrade, sostano per una tappa inevitabile e necessaria, Firenze (Giovanni Michelucci)

 

Il maestro aveva alle spalle già numerosi successi come, per rimanere a Firenze, la stazione di Santa Maria Novella e il Ponte alle Grazie. In questo caso si trattò di una ricostruzione visto che il vecchio ponte, il più antico di Firenze, fu fatto saltare in aria dai nazisti nell’agosto del 1944. Michelucci lavorò in collaborazione con gli architetti Edoardo Detti, Riccardo Gizdulich, Danilo Santi e l’ingegnere Piero Melucci fin dal 1945, ma le polemiche riguardanti il progetto e alla scelta dei materiali posticiparono la realizzazione fino al 1957. Il ponte, con le sue cinque arcate, alla fine risultò molto diverso rispetto alle idee iniziali. Molti lo trovano troppo diverso dagli altri ponti storici di Firenze, sicuramente ha poco da spartire con l’antico predecessore ormai visibile solo nelle foto d’epoca.

 

Come a man destra per salir al monte
dove siede la chiesa che soggioga
la ben guidata sopra Rubaconte
si rompe del montar l’ ardita foga
per le scalee che si fero ad etade
ch’ era sicuro e’l quaderno e la doga (Dante Alighieri)

 

DANIELE NICCOLI

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