Calenzano vota, Prestini: “Rappresento la più credibile proposta del campo progressista”

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Riccardo Prestini
Da sinistra: Enrico Panzi, Riccardo Prestini, Paolo Santini, Alessandro Corti

Da assessore a sindaco di Calenzano? Riccardo Prestini ci spera. Nato a Prato il 7 giugno 1955, è lui il candidato appoggiato da Partito Democratico, Partito Socialista e dalla lista civica “Calenzano Futura“. Tra i suoi sostenitori c’è anche Alessio Biagioli, del quale spera di raccogliere l’eredità.

Dopo Marco Venturini, tuttosesto.net ha intervistato in esclusiva proprio Riccardo Prestini.

Cominciamo con le presentazioni. Chi è Riccardo Prestini?
Sono nato a Prato 63 anni fa, nel giugno 1975 sono stato assunto dal Comune di Calenzano a tempo indeterminato, previo concorso pubblico, e da allora fino a metà gennaio 2002 ho ricoperto vari incarichi fino a quello di Responsabile dei servizi finanziari dell’Ente. A gennaio 2002 sono nominato Direttore Generale, ruolo che ho ricoperto con i sindaci Carovani e Biagioli fino a maggio 2014. A settembre 2014 ho iniziato la mia esperienza politico-amministrativa quando il sindaco Biagioli mi ha chiamato a far parte della Giunta assegnandomi le deleghe ai Lavori Pubblici, Patrimonio, Bilancio, Tributi, Personale, Partecipate e Attuazione del Programma”

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a candidarsi a sindaco di Calenzano?
Devo e tengo molto a Calenzano, non solo perché ho lavorato per molti anni nell’Amministrazione comunale, ma anche perché ho stretto forti legami e relazioni con la sua gente, apprezzandone la schiettezza, la generosità e l’attitudine ad occuparsi degli altri, dei più deboli e bisognosi, un quadro di valori ai quali fin da giovanissimo sono sempre stato coerente conformando il mio impegno e la mia attività, in ogni campo, a tale etica. Oggi viviamo una fase politica molto difficile e delicata, con concreti pericoli di vedere prevalere, anche nelle nostre realtà locali, idee e forze populiste, retrive o peggio reazionarie. In questa fase ho ritenuto opportuno rispondere positivamente a quelle forze progressiste e democratiche che mi hanno chiesto un impegno diretto per garantire continuità e stabilità di governo e al contempo di proseguire il lavoro di sviluppo economico e sociale di Calenzano, salvaguardando l’ambiente, il nostro territorio e la sua identità“.

Può illustrare brevemente i punti del programma elettorale?
Cureremo lo sviluppo e il rafforzamento del nostro sistema di coesione sociale;
– porteremo avanti il progetto di rigenerazione di alcune aree nel contesto urbanizzato in un’ottica di riqualificazione del patrimonio immobiliare sia civile che industriale;
– investiremo ancora significativamente nella direzione dell’ammodernamento, anche mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie e di soluzioni innovative, del nostro vasto      patrimonio di infrastrutture ed impianti pubblici, elevando ulteriormente gli standard qualitativi e le opportunità di accesso ai nostri servizi (sociali e di sostegno alla persona, scolastici, culturali del tempo libero e dello sport ecc.);
– lavoreremo per rafforzare il ruolo di Calenzano nel contesto Metropolitano, valorizzando la nostra capacità di proposta su alcuni temi essenziali per lo sviluppo equilibrato e compatibile delle nostre comunità, quali: la qualità e i costi dei servizi      pubblici essenziali (acqua, gas, rifiuti, trasporto pubblico); un sistema di mobilità integrato e sostenibile all’interno dell’area metropolitana, ponendo nuovamente con forza la richiesta di adeguamento del trasporto su ferro nella direzione di una effettiva realizzazione di una metropolitana di superficie attesa da tempo; politiche sociali e di accoglienza adeguate ai nostri valori fondativi.

Nelle prossime settimane tali linee guida saranno rese puntuali e dettagliate con il contributo di “tavoli tematici”, aperti a tutta le cittadinanza, per mezzo dei quali vogliamo arricchire le nostre proposte con idee e progetti ritenuti validi e praticabili nel corso del prossimo mandato amministrativo, con l’obiettivo di rendere possibile la costruzione di un nuovo tratto di futuro per Calenzano“.

Uno dei temi più dibattuti nella Piana fiorentina è lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola per il quale è arrivato il sì dalla Conferenza dei servizi. Qual è la sua posizione in merito?
Ritengo che la Piana Fiorentina e l’area metropolitana Firenze-Prato–Pistoia sia già congestionata e compromessa per accogliere un’infrastruttura impattante come l’Aeroporto di Peretola così come prefigurato dal Masterplan 2014-2029. L’errore essenziale insito nella proposta sta in una concezione dello sviluppo delle aree metropolitane che, travisando il ruolo e la funzione di traino per lo sviluppo economico e sociale del Paese, tende a concentrare il massimo delle attività e delle infrastrutture nell’ambito del perimetro cittadino anziché organizzare un sistema e una rete di servizi diffusi e decentrati nel territorio più vasto, evitando rischi di collasso del sistema stesso. In definitiva, la scelta dell’aeroporto di Firenze non è altro che l’effetto di politiche che mirano espressamente ad un modello di sviluppo non equilibrato e pienamente sostenibile“.

L’associazione Sinistra per Calenzano afferma che con lei come candidato non c’è nessuna novità, che viene mantenuto lo status quo. Cosa risponde?
La capacità di essere innovativi e di costituire un fattore di progresso e trasformazione per la realtà politica amministrativa cui un sindaco è preposto, non è autoreferenziale: non dipende cioè da quanto si afferma di se stessi o della forza politica cui si appartiene. Sono le idee, i progetti per i quali ci impegniamo a lavorare e nel frattempo l’esperienza e la coerenza dei risultati prodotti nel corso della propria attività trascorsa, anche se in ruoli diversi, a testimoniare le capacità innovative e la validità di un progetto. Ritengo che l’Amministrazione di Calenzano, il suo territorio, la sua cittadinanza e tutti coloro che hanno avuto modo di vivere, operare o entrare in contatto con la nostra realtà, abbiano potuto constatare ed apprezzare il “buongoverno”, la trasformazione positiva della cittadina,  il miglioramento della qualità della vita, dei servizi erogati ai propri cittadini ed utenti, la crescita di opportunità, la creatività e l’innovazione utilizzate anche a mezzo di strumenti operativi che hanno permesso a tale realtà di crescere, svilupparsi in modo sostenibile, assumere un ruolo di società aperta ed avanzata in un contesto di crisi generale e ripiegamento del Paese (anni dal 2008 ad oggi) che ha ridimensionato realtà e territori molto più grandi di Calenzano. Adesso la nostra proposta intende costruire un altro pezzo importante di futuro per Calenzano per il prossimo decennio, con un progetto politico unitario che è rivolto alla comunità che si riconosce nel sistema di valori e nel modello identitario del campo progressista e democratico, con l’obiettivo di far emergere e crescere una nuova classe dirigente che sia capace, da un lato, di restare coerente con tale sistema di valori e con la tradizione di buongoverno ereditata dalle precedenti Amministrazioni e, dall’altro lato, di governare con determinazione ed intelligenza il processo di sviluppo sostenibile e di innovazione urbana che, necessariamente, ci è richiesto per adattare la città“.

La Ripartenza Democratica si è detta estranea alla sua candidatura a sindaco e accusa il partito di essersi svenduto. Cosa risponde?
Non sono iscritto a nessun partito o movimento politico e quindi rispetto le regole democratiche con le quali tale forza politica sceglie la sua linea, anche a Calenzano. Per tale motivo le ragioni del dissenso di coloro che si riconoscono in “Ripartenza Democratica” non mi sono chiare. Mi auguro comunque che prevalga in tutti la volontà di confrontarsi nel merito delle questioni e, pertanto, di discutere di Calenzano e del suo futuro“.

Qual è la cosa di cui più ha bisogno Calenzano?
Di stabilità e della prosecuzione di un’azione di governo coerente con l’esperienza di questi ultimi anni e, nel contempo, di coltivare una visione aperta e dinamica nei rapporti con tutti gli interlocutori politici e sociali presenti nel nostro territorio ed esterni ad esso. Una sensibilità al confronto con tutte le realtà che operano per il bene di Calenzano nell’approcciare i problemi,  ma anche le opportunità, che la globalizzazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie diffondono sulla società“.

In caso di elezione a sindaco di Calenzano, quali sarebbero le prime tre cose che farebbe?
Attivazione di tavoli permanenti con tutti i portatori di interessi (associazioni del terzo settore, volontariato, rappresentanti del mondo della produzione, della cultura, ambiente ecc.) con i quali attivare un confronto costante per promuovere:
– la partecipazione attiva e la responsabilizzazione di tutti gli attori sociali nella rigenerazione del welfare locale;
– la definizione di un piano di azioni mirate alla rivitalizzazione del centro cittadino e delle frazioni, fornendo risposte concrete ai bisogni già segnalati o che mi verranno sottoposti nei prossimi momenti di confronto che certamente non mancheranno;
– attivare da subito lo studio per il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) al fine di definire i progetti strategici della mobilità nel nostro territorio, in un’ottica integrata fra le politiche urbanistiche e le scelte territoriali in materia di servizi, infrastrutture di mobilità e incentivazione/disincentivazione comportamenti di mobilità“.

Perché i cittadini dovrebbero votarla?
Perché ritengo di rappresentare in questa fase politica la migliore e la più credibile proposta del campo progressista e democratico per portare avanti il processo di trasformazione e di ammodernamento di Calenzano e per affrontare i problemi ancora aperti nella nostra realtà: penso allo sviluppo del nostro welfare locale fatto di solidarietà, coesione sociale, cura della comunità, impegno e senso civico; al processo di rigenerazione urbana da operare in ampi spazi industriali da riqualificare; al Piano di Qualità ambientale e sostenibilità da perseguire con determinazione nell’ambito del progetto “Patto dei Sindaci”, al quale abbiamo recentemente aderito, con azioni concrete che dovranno rappresentare il nostro contributo al miglioramento della qualità dell’aria, la resilienza ai cambiamenti climatici, alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico; penso in ultimo, ma non per ultimo, al vasto programma di completamento e realizzazione di nuove infrastrutture a servizio della cittadina e della sua qualità di vita“.

STEFANO NICCOLI

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