Falchi in Città Metropolitana: “Grande soddisfazione, ma che pasticcio con l’ex Provincia”

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Lorenzo Falchi

Domenica 29 settembre si sono tenute le elezioni per il Consiglio della Città Metropolitana. Tra gli eletti anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, all’interno della lista “Territorio e Beni Comuni“. Il primo cittadino sestese ha scritto il seguente commento su Facebook:

Con il voto di domenica sono stato eletto nel Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, per me una grande soddisfazione e una bellissima responsabilità.

Come dite? Non ne sapevate niente delle elezioni metropolitane? Forse perché non vi è permesso votare.

Infatti i cittadini di Firenze, votando il proprio Sindaco, decidono anche il Sindaco di tutta la Città metropolitana, anche per i sestesi, gli empolesi, i mugellani, ecc…mentre il Consiglio metropolitano è votato solo da sindaci e consiglieri comunali della ex provincia.
Eh sì, dovevano cancellare le province ma hanno cancellato solo la possibilità di far scegliere direttamente ai cittadini i propri rappresentanti.
Un pasticcio istituzionale a cui dovrà, presto, essere trovato rimedio.

La lista “Territorio e Beni Comuni” che ho contribuito a costruire insieme a tante esperienze di sinistra e del civismo progressista nei tanti Comuni dell’area metropolitana ha avuto un ottimo risultato, eleggendo oltre e me Enrico Carpini, Consigliere comunale di Barberino. Un risultato possibile solo grazie al sostegno di tanti consiglieri e alcuni sindaci che hanno creduto nella necessità di portare in Città Metropolitana una voce alternativa, di sinistra e in grado di rappresentare il meglio del civismo progressista. Un grazie, grande, a tutti. Faremo di tutto per essere all’altezza del compito.

Sesto Fiorentino è rappresentata per la prima volta nel Consiglio metropolitano dopo che, 5 anni fa, il Partito Democratico fece la scelta assurda di starne fuori.
Insieme a me è stato eletto anche Lorenzo Zambini, portando da 0 a 2 i rappresentanti sestesi in Città metropolitana.

A tutti noi auguro un buon lavoro per rappresentare (finalmente) al meglio anche la voce e i bisogni del nostro territorio“.

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