Fossi su stadio Fiorentina: “Campi Bisenzio non è una landa desolata”

0
512
Emiliano Fossi e Commisso
Foto tratta dalla pagina Facebook di Emiliano Fossi

E’ caldo il dibattito sul nuovo stadio della Fiorentina. La zona Mercafir è la prima scelta del Comune di Firenze e del club viola, tanto che il presidente Rocco Commisso vorrebbe veder giocare la sua squadra nel nuovo impianto dal settembre 2023. L’ipotesi Campi Bisenzio, però, non tramonta: la famiglia Casini, proprietaria dei terreni in viale Allende, ha scritto alla società gigliata e al Comune campigiano per aprire una trattativa.

Sulla questione stadio, il sindaco Emiliano Fossi ha scritto questo lungo post su Facebook:

In tutta la vicenda stadio, sulla quale non torno per evitare inutili e facili polemiche che son del tutto fuorvianti dalla volontà da sempre espressa dalla mia amministrazione comunale e cioè quella di contribuire a risolvere un potenziale problema se la situazione sul capoluogo non venisse sbloccata (oggi ci son molti articoli sui giornali, in modo particolare ne segnalo uno molto bello di Ilaria Ulivelli su La Nazione), mi ha colpito negativamente una cosa. Oltre alla mancanza di “spirito metropolitano” nell’affrontare questo centrale tema che ha una valenza non solo sportiva, quello che più mi ha sorpreso è di aver visto descritta (da una minoranza di cosiddetti “addetti ai lavori”) la nostra realtà come una sorta di landa desolata spersa in chissà quale luogo inarrivabile.

Voglio ricordare sommessamente che Campi è parte di quell’area che sta tra Firenze, Prato e Pistoia dove viene prodotto la gran parte del PIL della nostra regione. Siamo la locomotiva dell’economia toscana e quindi il luogo (non solo da noi ma anche nei vari comuni di questa zona) dove da 30 anni, ora con rinnovata capacità attrattiva, moltissime attività economiche decidono di spostarsi o di iniziare il loro percorso. A Campi ci sono 3.584 aziende, un dato sempre più in crescita.

Campi non solo è il comune più giovane della Toscana (dopo Bientina e Altopascio) ma è anche quello che sta conoscendo una imponente crescita da quasi 30 anni come numero di abitanti (anche nel periodo di post crescita immobiliare, dal 2013 al 2017 è aumentata la popolazione del 7.5%), oggi siamo diretti verso i 49.000 abitanti.

Quindi un comune dinamico in un’area dinamica. Tutto può esser migliorato per carità e dobbiamo migliorarlo ma le cose prima di esporle bisogna conoscerle, altrimenti viene il sospetto che si viaggi per preconcetti e questa non è una bella cosa“.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO