Sinistra per Calenzano: “L’aria è inquinata”

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C’è un filo sottile che lega:
– la soddisfazione recentemente espressa per i dati sulla qualità dell’aria da parte dell’Amministrazione comunale, se teniamo conto dei limiti raccomandati dalla OMS in merito alla qualità dell’aria (inferiori per taluni inquinanti a quelli di legge);
– la banca dati dell’ARS Toscana che, a livello locale, riporta dati e statistiche preoccupanti per quanto riguarda la mortalità per malattie dell’apparato respiratorio;
– gli studi che dimostrano come l’inquinamento dell’aria anche a concentrazioni ì inferiori ai limiti di legge italiani ed europei, può uccidere;
– una sentenza storica nel Regno Unito, pronunciata da una corte di Londra, che riconosce nell’inquinamento la causa principale della morte di una bambina di 9 nove di nome Ella avvenuta nel 2013.
(sul sito www.sinistrapercalenzano.it sono disponibili i collegamenti a tutte le fonti qui citate.)

Questo preoccupante panorama viene ad inserirsi nell’attuale contesto della pandemia mondiale, che ci impone un ripensamento su quello che è stato il mondo di prima e quale sia, ad ogni livello, il mondo che dovremo ricostruire, tenendo ben presente che in Italia le morti annuali causate dallo smog sono paragonabili a quelle causate quest’anno dal covid; oltretutto, c’è una forte correlazione tra questo virus (e molti altri) e l’inquinamento, dato che il particolato ultrasottile costituisce un importante veicolo di diffusione per le particelle virali.

Riportando il tutto a livello locale appare evidente come il solo rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente è insufficiente a garantire la salute pubblica e di come sia necessario un salto di qualità, un porsi obiettivi sempre maggiori che vadano oltre il mero monitoraggio della situazione e l’emissione di ordinanze utili solo a mettere una pezza nei momenti peggiori.

Torniamo ad evidenziare, come avevamo già espresso in pubbliche riunioni e posizioni nell’autunno del 2019, che le ulteriori centraline posizionate a Settimello allo scopo di individuare le sorgenti odorigene (in accordo con ARPAT ed Università) non avrebbero potuto altro che confermare i valori di inquinamento che già le centraline regionali presenti monitorano da anni nell’agglomerato fiorentino, senza poter peraltro essere in grado di fornire alcuna informazione utile sull’entità ed individuazione degli odori molesti lamentati in zona – o al limite, come indicato relativamente alle centraline dell’Università, solo di “capire la sorgente dei cattivi odori: produttiva (industrie), domestica (caldaie) o stradale (traffico)”. Sicuramente l’anno appena trascorso ha visto una eccezionale diminuzione delle attività lavorative e di traffico per i motivi che tutti conosciamo, ma questo residuo lasso di tempo fornisce la possibilità di una riflessione in merito alle proposte avanzate in passato come la necessità di un presidio ARPAT in loco, l’effettuazione di indagini sugli effetti ambientali e sanitari da parte di AUSL, il necessario dialogo con le aziende presenti nel territorio settimellese, dialogo condiviso di tutti gli attori in campo. Tutte azioni che, secondo noi, proprio alla luce dei dati e monitoraggi sopra riportati si confermano non solo come utili ma necessari per una strategia lungimirante che sappia aggredire il problema e risolverlo.

Si prende atto positivamente di quanto fatto dall’Amministrazione comunale in merito a “mobilità sostenibile, incentivi per veicoli a basso impatto, il rinnovo della flotta degli autoveicoli del Comune, interventi per il risparmio energetico, impianti termici più efficienti, aumento del verde urbano”, anche se purtroppo tali interventi sono limitati al solo apparato pubblico, che rappresenta una minima parte dell’agglomerato urbano.

Forti di queste riflessioni torniamo a gran forza a chiedere quanto già chiesto in sede di Consiglio comunale nel Luglio scorso affinché l’Amministrazione possa adoperarsi da Cabina di regia delle misure previste dal decreto rilancio e delle auspicate misure e proposte che verranno prese nell’immediato futuro a livello nazionale.

Una cabina di regia, citando dal nostro atto in Consiglio, “in grado di coinvolgere la comunità locale nel suo complesso affinché siano colte queste importanti opportunità di riconversione ecologica e sviluppo delle energie rinnovabili e della mobilità elettrica, coinvolgendo cittadini, associazioni, amministrazioni di condomini, professionisti, categorie economiche, istituti di credito…”.

È un lavoro complesso, una sfida sicuramente difficile ma che porterebbe a risultati certi e concreti in termini di vivibilità e salute pubblica, tematiche che riteniamo debbano sempre essere prioritarie nell’agenda politica dell’Amministrazione.

– Gruppo di Lavoro “Ambiente e Territorio” di Sinistra per Calenzano

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