17 febbraio 1530 – Storica partita di calcio in costume

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Santa Croce
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Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

17 febbraio 1530 – Storica partita di calcio in costume

Nel febbraio 1530 i fiorentini erano già da alcuni mesi sotto l’assedio delle truppe imperiali di Carlo V. Oltre la fame, anche una pestilenza stava fiaccando le loro forze. Nonostante questo vollero inviare un messaggio di sfida agli assedianti. Organizzarono una partita di calcio in livrea in piazza Santa Croce.

Le sorti della Repubblica non cambiarono, ma da allora quest’episodio rappresenta l’emblema dello spirito ribelle dei fiorentini e Piazza Santa Croce è considerata il naturale anfiteatro per le partite di calcio storico.

Negli anni però i calcianti si sono esibiti anche su altri palcoscenici. Per esempio sia nel 1490 che nel 1605 si giocò per giorni sull’Arno ghiacciato fra il Ponte Vecchio e il Ponte Santa Trìnita.

Il calcio fiorentino trae le sue origini dal florentinum harpastum (strappare a forza) che si giocava quando Firenze era solo un accampamento di soldati. Si trattava di un allenamento in vista delle battaglie corpo a corpo dei legionari.

Le regole del gioco  attualmente in vigore risalgono al XVI secolo, ma in pratica si può dire che la principale norma rimane una sola: non ci sono regole. La fanno da protagonisti l’agonismo e purtroppo qualche volta anche la violenza:

e di vero valor tante e sì altere
prove in finta battaglia indi mostrarse,
che sembran finte al paragon le vere   (Vincenzo da Filicaia)

Le partite hanno una durata di cinquanta minuti e si svolgono su un campo rettangolare. Le dimensioni del campo sono misurate in braccia fiorentine, 172×86. Il braccio fiorentino corrisponde a 0,583 metri.

Calcio in Costume 1
A dare il via alla partita è il Magnifico Messere. I giocatori sono detti calcianti e sono schierati in numero di ventisette per squadra. Quattro sono i ruoli: i Datori Indietro (portieri), i Datori Innanzi (terzini), gli Sconciatori (mediani) e gli Innanzi o Corridori.

Lo scopo del gioco è di portare la palla, in qualunque modo, fino in fondo al campo avversario e depositarla nella rete, realizzando così la Caccia. Se il tiro finisce fuori, viene assegnata mezza caccia alla squadra avversaria.

Ad affrontarsi sono le quattro squadre che rappresentano gli storici quartieri fiorentini: i Bianchi di Santo Spirito, gli Azzurri di Santa Croce, i Rossi di Santa Maria Novella e i Verdi di San Giovanni. Il sorteggio viene effettuato il giorno di Pasqua in occasione dello Scoppio del Carro mentre le partite si svolgono nel mese di giugno con la finale il giorno di San Giovanni. Il premio in palio è una vitella bianca di razza chianina.

Molti sono stati i calcianti celebri, tra questi anche tre granduchi di Toscana e ben tre Papi.

DANIELE NICCOLI

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