17 novembre 1907 – Scioperi e corna

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Foto tratta dalla pagina Facebook Sesto com'era Capolinea del tramway per Sesto in via de' Pecori a Firenze

Sesto giorno per giorno la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore dei libri Sesto una bella storia e Sesto Fiorentino – I giorni della nostra storia

Fatti e date che caratterizzano la storia e la cronaca della città di Sesto con la speranza che ci possano aiutare a conoscere la nostra semenza e a intuire il nostro futuro.

La casa sul confine dei ricordi,
la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici
se vuoi capire l’anima che hai (Francesco Guccini)

SESTO GIORNO PER GIORNO

17 novembre 1907 – Scioperi e corna

In seguito al rifiuto, da parte della Società dei Tramways, di prendere in considerazione le richieste dei lavoratori, la Camera del Lavoro di Firenze, il 16 novembre 1907, decise di dichiarare sciopero. Il giorno successivo più di 400 tramvieri, in molti casi accompagnati da mogli e figli, protestarono per le vie della città occupando i binari per impedire il passaggio delle cinque vetture che, scortate da agenti di pubblica sicurezza, erano comunque riuscite a partire. Alla fine il servizio fu interrotto completamente e una delegazione degli scioperanti, accompagnati dal segretario della Camera del Lavoro, fu ricevuta dal sindaco, dal prefetto e dal Cavalier Rosi, direttore della società dei Tramways.

Erano ancora lontani tempi in cui Celentano avrebbe cantato Chi non lavora non fa l’amore, ma già in quel periodo gli scioperi incidevano nella vita coniugale degli operai, o, come in questo caso, dei tramvieri. A confermarcelo è l’articolo del Corriere della Sera del 18 novembre 1907 che con dovizia di particolari e di nomi (che omettiamo anche se sono passati più di cento anni) spiega cosa successe quella mattina a Sesto in conseguenza dello sciopero:

 

La cronaca odierna di questo sciopero termina con una tragedia avvenuta stami a Sesto Fiorentino, della quale è stato causa indiretta lo sciopero stesso. Il tramviere L.A., non essendosi recato stanotte al comizio in cui fu proclamato lo sciopero, è andato alle 4 di stamane a prendere servizio secondo il consueto e ha trovato che le vetture non partivano per causa dello sciopero. E così è ritornato a casa verso le 5 e mezzo. Ivi doveva attenderlo una sorpresa poco lieta. La moglie, A. R. era in intimo colloquio nella camera coniugale con l’amante A.S., fruttivendolo. Il tramviere ha tempestato di busse gli adulteri e poi, acciecato dall’ira, ha inferto al S. dieci coltellate: quindi si è dato alla latitanza. Il S. si trova ora in grave stato all’ospedale di San Giovanni di Dio

Daniele Niccoli

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