Commissione Piana, la replica di Quercioli: “Sorpresi dalla reazione del CAI”

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Maurizio-Quercioli
TuttoSesto

La coalizione Insieme Cambiamo Sesto-Per Sesto Bene Comune ha proposto l’istituzione di una commissione consiliare straordinaria per definire il futuro della Piana fiorentina.

Alla proposta ha risposto duramente il Club Alpino Italiano di Sesto Fiorentino. La vicenda non è finita. Ecco la replica della coalizione guidata da Maurizio Quercioli:

Rimaniamo sorpresi nel leggere la reazione da parte di un consigliere del CAI di Sesto Fiorentino, alla nostra proposta di istituire una “Commissione consiliare straordinaria” sulla Piana di Sesto. 

Una commissione composta di consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, con lo scopo di coinvolgere democraticamente tutte le forze politiche espressione del voto dei cittadini sestesi, affinché valutino, si confrontino ed elaborino proposte concrete da realizzare in quel fazzoletto di verde che forma la Piana, e che da oltre venti anni è preda di ipotesi e congetture a volte pericolosissime.

Apprezziamo senza riserve l’opera meritoria svolta dal CAI di Sesto nella sua storia e il lavoro indispensabile dei tanti volontari che curano la nostra montagna e il territorio nella nostra zona.

Riteniamo gratuita, offensiva e fuori luogo l’insinuazione secondo cui la commissione servirebbe a chiamare ‘i soliti professoroni soloni venuti da chissà dove e che nella Piana manca poco non ci hanno nemmeno mai messo piede’.

Noi in quanto eletti dal popolo abbiamo il compito di proporre e indirizzare l’attività dell’Amministrazione e non vediamo contraddizione col ruolo delle Associazioni e dei comitati sul territorio: ognuno secondo i compiti che la Costituzione assegna.

Individualmente e come organizzazioni rivendichiamo anche che ci siamo spesso ‘sporcarti le mani in prima persona’, all’interno dei comitati nella difesa del territorio e della Piana contro ogni tentativo di speculazione.

Pensiamo questa polemica sia frutto di un grossolano equivoco e vorremmo avere la possibilità di spiegarci democraticamente in un incontro con il gruppo dirigente del CAI di Sesto“.

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