16 giugno 1874 – Inaugurazione del mercato di San Lorenzo

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Mercato di San Lorenzo
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Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

16 giugno 1874 – Inaugurazione del mercato di San Lorenzo

Quando nel 1864 Firenze venne designata nuova capitale d’Italia fu evidente quanto il tessuto urbano fosse inadeguato alle nuove esigenze. Fu così affidato all’architetto Giuseppe Poggi un piano di ampliamento della città. Si sa che la fretta non è mai una buona consigliera e, infatti, se da una parte furono realizzate strutture come il Viale dei Colli e il piazzale Michelangelo, destinate ad accrescere la splendore della città, dall’altra si concretizzarono veri e propri scempi come l’abbattimento della cinta muraria e lo sventramento di interi quartieri.

Per altro dopo lo spostamento della capitale a Roma e la conseguente riduzione della popolazione, l’interesse per Firenze andò rapidamente scemando e i lavori proseguirono con una certa lentezza. Nonostante questo nel 1885 fu approvato il progetto per il risanamento della zona del Mercato Vecchio, lo storico cuore pulsante della città.

Tutta la popolazione fu fatta evacuare e le baracche furono abbattute. Forse poteva bastare, ma gli interessi economici ebbero il sopravvento e così furono rase al suolo anche case torri, Chiese, sedi delle Arti e il vecchio ghetto ebraico. La Loggia del Pesce del Giorgio Vasari si salvò solo perché spostata in piazza de’ Ciompi. Al loro posto sorsero palazzi, portici e arcate che niente avevano a che vedere con la storia di Firenze. Si narra che un ingegnere comunale vedendo il celebre pittore fiorentino Telemaco Signorini perplesso davanti a quel triste spettacolo, così lo interrogasse:

– piangi per le porcherie che van giù?
– No, per quelle che vengono su   (Telemaco Signorini)

A causa della distruzione del Mercato Vecchio furono progettati tre nuovi spazi coperti con funzione di mercato: San Lorenzo, Sant’Ambrogio e San Frediano che però non fu mai realizzato.

L’inaugurazione del mercato di San Lorenzo, o mercato centrale, risale al 16 giugno 874. L’edificio fu progettato da Giuseppe Mengoni, l’architetto della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano. Per la sua realizzazione si ispirò alle Halles parigine e utilizzò materiali moderni come ferro, ghisa e vetro.

All’esterno dell’edificio, fino al 1979, si teneva il mercato ortofrutticolo mentre oggi sulle bancarelle sono in vendita oggetti di pelletteria che poco hanno a che vedere con Firenze. Caratteristici, nella zona, sono i negozi che si trovano in buche sotto il livello della strada. Quando, tra la fine dell’800 e all’inizio del ‘900, all’ora di pranzo giravano per Firenze carri che fornivano pietanze calde, i vivandieri cercavano di attirare l’attenzione anche di questi possibili clienti gridando in stretto fiorentino:

bucaioli c’è le paste!

Daniele Niccoli

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