2 settembre 1783 – Cade una colonna di San Pier Maggiore

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San Pier Maggiore

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

Daniele Niccoli

2 settembre 1783 – Cade una colonna di San Pier Maggiore

Come tante cose della Firenze che fu, per ammirare la Chiesa di San Pier Maggiore, abbattuta nel 1784, dobbiamo rifarci ad antichi documenti. In questo caso non ci vengono in soccorso neppure le foto e così dobbiamo ricorrere a un’acquaforte di Giuseppe Zocchi che, tra il 1744 e il 1757, pubblicò tre edizioni delle sue Vedute di Firenze, una sorta di book pubblicitario ad uso dei viaggiatori del Gran Tour.

La Chiesa dava bello sfoggio di sé in prossimità dell’arco di San Pierino. Intorno alla metà del Duecento, in seguito alla promulgazione della costituzione del primo popolo, la città fu divisa in sestieri e quello di San Pier Maggiore era abitato da famiglie nobili. Viene citato anche nella Divina Commedia come luogo in cui avrebbero abitato gli antenati di Cacciaguida e dello stesso Dante che così si attribuì un nobile lignaggio.

Arco di San Pierino
Arco di San Pierino

Nel Settecento la chiesa di San Pier Maggiore, costruita in epoca carolingia, ospitava un monastero femminile benedettino. Secondo un’antica consuetudine i vescovi della città, prima di insediarsi, sostavano proprio in questo monastero dove si svolgeva il rito dello sposalizio: la badessa riceveva dall’alto prelato un anello d’oro e la benedizione che sanciva il matrimonio fra la chiesa fiorentina e il suo nuovo Pastore.

In seguito al crollo di una colonna non portante, avvenuto il 2 settembre 1783, la chiesa di San Pier Maggiore fu abbattuta. Sopravvissero solo le tre arcate della facciata due delle quali oggi sono tamponate e occupate da abitazioni private. La foga distruttrice era giustificata dal desiderio del granduca Pietro Leopoldo di Lorena di ridurre il potere politico ed economico della Chiesa. Non a caso, durante il suo regno furono molte le istituzioni religiose a essere soppresse.

Nel corso dei secoli altre chiese hanno dovuto lasciare spazio a edifici più o meno nobili. Una di queste è la chiesa di San Pier Scheraggio che fu abbattuta da Giorgio Vasari durante la realizzazione degli Uffizi. Anche Scheraggio era uno dei sestieri della città medievale e prendeva il nome dal fossato che correva lungo la prima cinta muraria. All’interno della chiesa, consacrata nel 1068, si trovava un famoso dipinto di Cimabue che raffigurava la Madonna nell’atto di far addormentare il figlio. Fu chiamata la Madonna della ninna nanna da cui deriva anche il nome dell’odierna via della Ninna. Per un certo periodo, prima della costruzione del palazzo dei priori, all’interno della Chiesa si tenevano le riunioni dei consigli del Comune.
Le colonne della vecchia chiesa sono ancora visibili accanto al loggiato degli Uffizi.

Avanzi e vestigia
della chiesa di San Pier Scheraggio
che dava nome ad uno dei sesti della città
e fra le cui mura nei consigli del popolo
sonò la voce di (Dante Alighieri)

Terzine Dante-San Pier scheraggio
Prima della costruzione del palazzo dei priori, all’interno della Chiesa si tenevano le riunioni dei consigli del Comune

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