29 marzo 1539 – Il contratto di matrimonio di Cosimo I

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Cosimo I a cavallo
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Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

29 marzo 1539 – Il contratto di matrimonio di Cosimo I

Per consolidare il suo potere a Firenze, Cosimo I, aveva bisogno di rafforzare l’alleanza con Carlo V. Per questo chiese di sposare Margherita d’Austria, figlia naturale dell’imperatore e vedova del Duca Alessandro de’ Medici, ma ottenne un netto rifiuto perché già promessa al nipote del Papa, Ottavio Farnese.

Cosimo allora accettò di sposare una delle quattro figlie di Don Pedro di Toledo, Viceré di Napoli e luogotenente dell’imperatore. Scelse la secondogenita Eleonora. Il contratto fu stipulato a Napoli il 29 marzo 1539 mentre il matrimonio fu officiato nella Chiesa di San Lorenzo e festeggiato con cortei, banchetti e rappresentazioni che si protrassero dal 29 giugno al 9 luglio dello stesso anno.

Fu l’ultima delle grandi feste a essere allestita nello storico Palazzo di via Larga. Grazie a questo matrimonio, Cosimo, ottenne non solo l’alleanza con l’imperatore Carlo V, ma anche le enormi ricchezze della moglie che furono importanti per il mantenimento dell’indipendenza dello Stato.

Nel 1543 in cambio di un prestito, ottenne dall’imperatore l’allontanamento delle guarnigioni spagnole presenti nella Fortezza da Basso e nella cittadella di Livorno. In questo modo si guadagnò una relativa indipendenza dalla Spagna e, per mantenerla, iniziò un sottile lavoro diplomatico con la Francia e il Papato. Il matrimonio con Eleonora fu felice; i due ebbero undici figli che avrebbero potuto garantire la successione e la possibilità di combinare matrimoni politicamente utili. Purtroppo la famiglia di Cosimo visse molte sciagure e, tra i figli, solo Ferdinando raggiunse la vecchiaia. La tragedia più grossa avvenne nel 1562. Durante un viaggio in Maremma morirono di malaria la moglie Eleonora e i figli Giovanni e Garzia.

Tutti mi dicon Maremma, Maremma…
Ma a me mi pare una Maremma amara.
L’uccello che ci va perde la penna
Io c’ho perduto una persona cara.

Fu una batosta dalla quale Cosimo non si riprese più. Lo stato di prostrazione e un’emorragia cerebrale lo condussero, a soli quarantacinque anni, a ritirarsi dal governo diretto dello Stato e ad affidare la Reggenza al figlio Francesco. Gli ultimi anni della vita di Cosimo I furono caratterizzati, oltre che dalla malattia, da due amori senili, quello con Leonora degli Albizi e quello con Camilla Martelli che divenne anche sua moglie e gli procurò molti grattacapi e un groviglio di corna.

Dopo la morte di Cosimo, il figlio Francesco fece rinchiudere Camilla nel Monastero delle Murate a Firenze.

Daniele Niccoli

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