5 marzo 1570 – Il primo Granduca

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Cosimo I a cavallo
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Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

5 marzo 1570 – Il primo Granduca

Alla morte del Duca Alessandro, detto il Moro, a Firenze si aprì un serio problema di successione. Il ramo principale dei Medici, dopo il periodo dei “bastardi”, era estinto e il ducato non poggiava su basi solide. Si temevano disordini popolari, il ritorno della Repubblica e anche le mire espansionistiche di Francia e Spagna.

Fu così che, per volere di Francesco Guicciardini, uno dei politici più influenti dell’epoca, Cosimo, il figlio di Giovanni dalle Bande Nere fu eletto, non Duca, ma “capo e primario del Governo della città.”. Soltanto sei mesi dopo un delegato imperiale certificò la legittimità della successione e dichiarò Cosimo nuovo Duca di Firenze.

Giovanni dalle Bande Nere 2
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Guicciardini, scegliendo il giovane Medici di soli diciotto anni e inesperto di politica, pensava di poter esercitare il potere attraverso di lui, ma i fatti gli avrebbero dato clamorosamente torto. Cosimo era tutt’altro che uno sprovveduto e si rese protagonista di un progressivo ma rapido abbattimento delle antiche istituzioni comunali che lo portarono a esercitare il potere assoluto sulla città.

Con Cosimo si riunivano i due rami della famiglia Medici. Maria Salviati, la madre discendeva per via materna da Cosimo il Vecchio, mentre Giovanni dalle Bande Nere, il padre, discendeva da Lorenzo il Vecchio.

Così come quello del suo predecessore, il regime di Cosimo si basò sulla forza e sul terrore: lontani ormai erano i tempi del paternalismo (per altro solo di facciata) di Cosimo il Vecchio. D’altra parte i Medici nel frattempo erano stati cacciati due volte da Firenze, avevano subito numerosi attentati e, l’ultimo di loro, il Duca Alessandro, era stato addirittura ucciso. Cosimo non poteva permettersi leggerezze.

Dopo ventisette anni di esercizio del potere assoluto, in seguito ad un’emorragia cerebrale che ne determinò un invecchiamento precoce, Cosimo cedette il governo della città al figlio Francesco, ma continuò a seguire personalmente le trattative che, dopo i veti opposti negli anni precedenti dall’Imperatore, lo condussero infine a ottenere il titolo di Granduca da Papa Pio V nel 1569. La cerimonia d’incoronazione avvenne a Roma il 5 marzo 1570. Secondo alcune testimonianze Cosimo avrebbe ricompensato il pontefice consegnandogli Pietro Carnesecchi, un prelato fiorentino accusato di eresia.

Il titolo di Granduca fu confermato dall’Imperatore Massimiliano solo nel 1576, quando ormai Cosimo era morto da due anni, ma di esso si poterono fregiare definitivamente i suoi successori.

DANIELE NICCOLI

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