5 gennaio 1589 – Muore Caterina de’ Medici

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Firenze 365

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

5 gennaio 1589 – Muore Caterina de’ Medici

La politica dei matrimoni per accrescere il potere e il prestigio della famiglia Medici fu inaugurata da Giovanni di Bicci che costrinse il figlio Cosimo il Vecchio a sposare Contessina de’Bardi in quanto appartenente ad una storica famiglia di banchieri fiorentini che avrebbe potuto aiutare lo sviluppo del Banco e la scalata al potere da parte dello stesso Cosimo.

Allo stesso modo a Piero il Gottoso, erede di Cosimo, fu imposto il matrimonio con Lucrezia Tornabuoni, ragazza gentile, ma bruttina, che consentì ai Medici di imparentarsi con una delle famiglie Magnatizie più antiche di Firenze. I Tornaquinci, diventati in seguito Tornabuoni, risiedevano a Firenze fin dal X secolo e avevano occupato ripetutamente le più alte cariche comunali.

La politica proseguì anche con le generazioni successive fino ad arrivare a Lorenzo de’Medici, nipote del Magnifico, cui fu imposto, dallo zio Papa Leone X, il matrimonio con Maddalena de la Tour per rafforzare l’alleanza con la Francia. Dal loro matrimonio nacque Caterina de’Medici che sarebbe stata l’ultima discendente del ramo principale della famiglia.

Caterina dovette affrontare da subito una vita in salita. Prima ancora di compiere un mese rimase orfana di entrambi genitori e poi trascorse gli anni dell’infanzia nel convento delle Murate A dieci anni fu trattata da ostaggio dai sostenitori della repubblica che combattevano contro le truppe di Carlo V e dello zio, papa Clemente VII. A quattordici anni le fu imposto il matrimonio con Enrico di Valois e fu costretta a lasciare Firenze.

Le murate 1Chiusa una porta a quel punto si spalancò un portone perché nel 1536 il primogenito di Francesco I di Francia morì e suo marito divenne l’erede al trono.
La politica matrimoniale dei Medici aveva dato il suo più bel frutto, dopo due papi ecco anche una regina che sarebbe stata madre di tre re (Francesco II, Carlo IX ed Enrico III).

Dopo la morte del marito e ancora di più dopo la morte del primogenito Francesco II, Caterina divenne protagonista della vita politica francese ed europea. Come reggente di Carlo guidò la Francia negli anni tempestosi delle guerre di religione. Secondo alcuni storici durante questo periodo avrebbe sempre agito per appianare gli attriti fra cattolici e ugonotti. Di certo provò ancora l’antica carta del matrimonio dando in sposa la figlia Margherita a Enrico Borbone di Navarra capo della fazione ugonotta. Ma il matrimonio fu annullato per mancanza di figli.

Secondo altri Caterina fu invece una spietata calcolatrice e ispiratrice, tra l’altro, del massacro della notte di San Bartolomeo quando migliaia di protestanti furono uccisi in tutta la Francia. Nonostante la carneficina, i contrasti tra le varie fazioni erano ben lungi da essere conclusi. Con la morte, sopraggiunta alla vigilia dell’epifania 1589, Caterina riuscì solo a risparmiarsi l’omicidio del figlio Enrico III da parte di un monaco fanatico. A regnare sulla Francia alla fine fu l’ex genero di Caterina, Enrico Borbone di Navarra che presto sarebbe diventato sposo di un’altra Medici, Maria. Ma questa è un’altra storia.

Daniele Niccoli

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