16 ottobre 1600 – La nave della Regina

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Firenze 365

Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri 

Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno

Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza   (Dante, Inferno, canto XXVI)

16 ottobre 1600 – La nave della Regina

Alla morte di Enrico III di Francia la dinastia dei Valois si estinse senza riuscire a porre fine alle guerre di religione. Il problema della successione fu risolto con il ricorso alla legge salica:

Nessuna terra può essere ereditata da una donna,
ma tutta la terra spetta ai figli maschi

Sul trono di Francia salì il re di Navarra, un Borbone ugonotto, che divenne Enrico IV. La legittimità del titolo fu riconosciuta dalla Lega Cattolica solo al momento della sua conversione ufficiale al cristianesimo che ovviamente non tardò.

Parigi val bene una Messa

ebbe a dire il nuovo sovrano che fu considerato politicamente uno dei più grandi di Francia, ma anche uno sprovveduto in fatto di donne. Numerose furono le amanti che ricevettero promesse di matrimonio (anche scritte) ovviamente inapplicabili visto che il sovrano era sposato con Margherita di Valois figlia di Caterina de’Medici e che otterrà l’annullamento del matrimonio solo per sposare un’altra Medici, Maria la figlia del granduca Francesco I.

Le nozze valsero alla casata fiorentina un altro titolo di Regina e al sovrano francese la somma di seicentomila scudi e uno sconto sui debiti contratti (quasi due milioni di scudi). Il matrimonio per procura fu celebrato il 5 ottobre 1600 e rappresentò un grande evento anche per una famiglia che già dai tempi del Magnifico era nota per la sua capacità di allestire le feste.

Il pranzo fu composto da cinquanta portate, tra le quali alcuni dolci al cui allestimento avevano provveduto scultori di fama come il Giambologna e Pietro Tacca. A termine del banchetto, che si tenne nel salone dei ‘500, tutte le candele furono spente e dal soffitto scesero due nuvole rosa dalle quali uscirono Giunone (regina degli dei) e Pallade (dea della saggezza) mentre una serie di specchi, sapientemente disposti, rimandava in tutta la sala l’immagine di Maria.

I festeggiamenti durarono ancora dieci giorni durante i quali fu allestita l’Euridice, il primo melodramma della storia. La musica fu composta da Jacopo Peri mentre il libretto era di Ottavio Rinuccini. Il 16 ottobre 1600 finalmente Maria partì da Livorno alla volta di Marsiglia. La nave, preparata appositamente per lei, aveva la prua dorata, le fiancate argentate mentre sulla tolda campeggiavano le insegne della Francia e della Toscana impreziosite da rubini e diamanti.

Daniele Niccoli

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