Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
19 marzo 1513 – Il primo Papa fiorentino
Giovanni de’ Medici secondo figlio maschio di Lorenzo il Magnifico fu avviato alla carriera ecclesiastica fin da piccolo. La sua fu una carriera fulminea. A quattordici anni fu nominato cardinale anche senza aver ricevuto la consacrazione sacerdotale. Rimase diacono fino a pochi giorni prima di diventare Papa quando, finalmente, si rimediò in tutta fretta ad una grave dimenticanza. Dopo la morte del fratello maggiore, Piero (il Fatuo), divenne il capo della casata Medici e fece di tutto perché la famiglia tornasse a governare la città da dove era stata cacciata nel 1494, ma ciò avvenne solo nel 1512 dopo la fuga del Gonfaloniere della Repubblica Pier Soderini.
Negli anni dell’esilio stabilì la sua residenza nel palazzo romano, oggi sede del Senato della Repubblica: Palazzo Madama. Con il rientro della famiglia a Firenze prese in mano le redini del governo della città ma poté esercitarlo direttamente solo pochi mesi perché il 19 marzo 1513 fu eletto Papa con il nome di Leone X.
Stabilì allora che il controllo politico di Firenze passasse al nipote Lorenzo, Duca di Urbino avendo giudicato il fratello Giuliano, duca di Nemours inadeguato al ruolo. Per esercitare anche il controllo sulle gerarchie ecclesiastiche nominò il cugino Giulio arcivescovo di Firenze.
Alla morte, prematura, di Lorenzo, tutto il potere passò allo stesso Giulio. Iniziò con lui il periodo della storia di Firenze noto come periodo dei Medici bastardi perché il potere fu esercitato in successione da Giulio, Ippolito e Alessandro, tutti figli illegittimi. Giulio era il figlio naturale di Giuliano de’Medici e, probabilmente, di Fioretta Gorini, la figlia del corazzaio di casa Medici. Nacque un mese dopo la morte del padre e divenne Papa con il nome di Clemente VII. Ippolito era figlio illegittimo di Giuliano duca di Nemours e di una certa Pacifica Brandano. Alessandro fu riconosciuto come figlio illegittimo da Lorenzo, ma molto più probabilmente era figlio di Giulio e quindi, volendo, doppiamente bastardo. Sua madre era una serva mulatta di casa Medici. A causa del colore della sua pelle fu detto Il Moro.
Per guidare il passaggio di potere verso la parte meno nobile della famiglia, Leone X spedì a Firenze un piccolo esercito in grado di soffocare ogni possibile rigurgito repubblicano. Fu un segnale di rottura con il passato. Lontani erano ormai i tempi della dittatura dissimulata di Cosimo il Vecchio. Il rapporto dei Medici con la città di Firenze era definitivamente cambiato. Nonostante questa svolta autoritaria, Leone X, consapevole dei difficili equilibri interni, consigliò a Giulio di essere più malleabile nei confronti delle famiglie degli ottimati rispetto a quanto non fosse stato il suo predecessore Lorenzo che, non a caso, a Firenze era stato soprannominato il Magnifico Merda.
Daniele Niccoli
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