Firenze 365, la rubrica curata da Daniele Niccoli, autore del libro omonimo edito da apice Libri
Fatti e aneddoti legati alla storia della città di Firenze raccontati giorno per giorno
Un aiuto per conoscere la nostra semenza e per intuire il nostro futuro.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
me per seguir virtute e canoscenza (Dante, Inferno, canto XXVI)
10 Giugno 1549 – Caterina de’ Medici regina di Francia
Dopo la misteriosa morte del primogenito di Francesco I di Valois e dello stesso re di Francia, Enrico II e Caterina de’ Medici, entrambi di ventotto anni, diventarono i nuovi sovrani. La cerimonia del loro insediamento avvenne nella basilica di Saint Denis e pare sia stata macchiata da una umiliante esibizione di Diana di Poitiers, l’amante di Enrico II.
Nel 1559 la Francia concluse, dopo più di sessant’anni di conflitto quasi ininterrotto, un trattato di pace con gli Asburgo che nel frattempo si erano divisi in due linee dinastiche: spagnola e austriaca. Le condizioni del trattato non risultarono soddisfacenti agli occhi di Caterina perché la Francia accettava di perdere tutti i possedimenti italiani.
La delusione generata dal trattato e l’odio viscerale nei confronti di Cosimo I de’ Medici, che si era nel frattempo impadronito di Firenze pur provenendo da un ramo cadetto della famiglia, indussero Caterina a sostenere i tentativi di Filippo e Piero Strozzi di rovesciare il governo di Cosimo I.
La pace tra Francia e Spagna fu sancita dal matrimonio tra Filippo II di Spagna ed Elisabetta figlia dei monarchi francesi. I festeggiamenti furono però funestati dalla morte di Enrico II, ucciso da un colpo all’occhio ricevuto durante un duello contro Gabriel de Montgomery.
Caterina, rimasta vedova, decise da quel momento di vestirsi solo di nero, anche se il lutto regale all’epoca si esprimeva con il bianco. Si guadagnò così il titolo di Regina Nera. Vista la giovane età di Francesco II e di Carlo IX, i figli che si sarebbero succeduti sul trono di Francia, per molti anni fu Caterina a governare la Francia.
Dovette affrontare i contrasti religiosi fra Cattolici e Ugonotti che da anni dilaniavano il Regno. Grazie alle sue doti diplomatiche riuscì a imporre una prima pace, firmata ad Amboise, garantendo la libertà di culto agli Ugonotti. L’equilibrio rimase instabile tanto che fu drammaticamente spezzato pochi giorni dopo le nozze (definite vermiglie a causa del sangue successivamente sparso) fra un’altra figlia di Caterina, la cattolicissima Margherita (Regina Margot nel romanzo di Dumas), ed Enrico III di Navarra, protestante.
Carlo IX, nel frattempo divenuto re, ordinò, infatti, di uccidere i capi protestanti, ma la situazione gli sfuggì di mano e alla fine furono uccisi indiscriminatamente più di cinquemila ugonotti. L’episodio è rimasto famoso nella storia come la strage della notte di San Bartolomeo e Caterina ne è stata considerata per molto tempo l’ispiratrice, ma le interpretazioni storiografiche più moderne attribuiscono le responsabilità alle nobili famiglie cattoliche più oltranziste come i Guisa.
Caterina, prima di morire, ebbe l’opportunità di vedere sul trono anche un terzo figlio, Enrico III, che fu l’ultimo dei Valois così come Caterina fu l’ultima rappresentante del ramo principale dei Medici.
Daniele Niccoli
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